Quando parliamo di questa malattia non intendiamo dire che il cane o il gatto, portati alla visita per prurito e perdita del pelo, siano infestati dalle pulci, ma che sono allergici al morso anche della pulce.
Quando viene diagnosticata questa patologia spesso la risposta del proprietario è: “il mio cane / gatto non ha le pulci! “ e in effetti in quel momento può essere vero. A volte è difficile trovare la pulce su questi pazienti perché , essendo allergici al morso delle pulci, essi tendono ad allontanare il parassita grattandoselo via o mangiandolo col mordicchiamento tipico del cane o con il leccamento del gatto, si possono comunemente trovare tracce della presenza delle pulci ad esempio le loro feci.
E’ un allergia molto diffusa ed è frequente anche nei cani che vivono in appartamento senza contatto con altri animali perché possono prendere le pulci durante le passeggiate per strada o al parco. Ne sono colpiti anche i cani che non escono mai dal loro giardino poiché è sempre probabile che ci sia qualche gatto di passaggio .
Il cane affetto da questa malattia presenta un prurito a volte intenso, localizzato inizialmente alla base della coda che poi si estende alla regione dorsolombare, alla faccia posteriore delle cosce e all’addome. Possono essere presenti eritema, papule e croste e perdita del pelo.
Il gatto allergico alle pulci è il tipico gatto che si “ pulisce moltissimo”, in effetti si lecca così tanto ( si sta grattando!) da rasarsi il pelo con la sua linguetta rasposa. Crea delle zone senza pelo ( in verità il pelo non è caduto ma è stato rasato ) simmetriche sul dorso o nella faccia posteriore delle cosce o nell’addome e spesso presenta su tutto il corpo delle piccolissime crosticine (dermatite miliare).
In presenza di questa patologia è necessario trattare le infezioni secondarie ( piodermite batterica e dermatite da malassezia ) che possono essere presenti, alleviare il prurito se troppo intenso con una breve terapia con farmaci che controllano il prurito, attuare un buon controllo antipulci regolare del paziente, dei suoi amici cani o gatti con cui convive e dell’ambiente.
Il contagio delle persone è possibile solo in caso di infestazione massiva. Le lesioni sono delle piccole papule pruriginose localizzate soprattutto sulle caviglie